Parla Limahar:
...Melennor, una città con così tanto potenziale che tutte le volte che la guardo camminando per le vie mi si stringe il cuore.
Orfani corrono per le strade lastricate. Mi sfrecciano accanto inseguiti da grassi commercianti intenti a proteggere la propria mercanzia appena sottratta. Stranieri armati girano per strada facendosi chiamare guardia cittadina. Pustole. Sono solo un'altra pustola sulla pancia grassa di una terra che merita di più.
Io sono Limahar dei Butar-Na-Seil. Molti in città mi conoscono solo come Li, e non sono pochi; disgraziati, poveri, artigiani e carpentieri che la sera passano all'affollata taverna di Arman il Bue a farsi un goccetto o per annegare i dispiaceri nei boccali e gli alcolici che Arman dispensa a un prezzo onesto.
Questa sera di gente ce n'è, e tra questi alcuni anche fin troppo carichi di malumore, stizza e odio contro il "dittatore", così alcuni lo chiamano, il "tiranno" o l'usurpatore!
Da quando i Lestat se ne sono andati qui dicono tutto sia peggiorato, ma io non posso saperlo, io arrivo da fuori dai monti, dove sorge il monastero di Montecavo, ma anche questa è un'informazione che pochi conoscono, o meglio, che a pochi interessa.
Faccio un segno ad Antar, il grosso ragazzotto che si occupa di sedare le risse, ci conosciamo da un bel po', forse è quello che conosco meglio di tutti tra Noi. Sa come raffreddare gli animi. Lo fa molto bene, a volte con troppo impeto, ma non vuole che il locale si rovini.
Arman ci ospita ad entrambi, e se serve offre un posto anche agli altri.
Già gli altri. Mir e Komier, un nano e un umano che lavorano dal fabbro. Teleute, una giovane elfa amante dei libri. Lieve, una donna, un bardo. E Aleza, una druida.
Noi siamo alcuni di quei pochi che si sono imposti di raddrizzare i torti e sistemare il tutto...o almeno di provarci.
Questa sera ci siamo tutti e sei Noi. Perchè proprio questa sera? Perchè questa sera tutto avrà inizio. La serata prosegue come sempre, gente che và, gente che viene, gente che fa chiasso, ma ne io ne Antar siamo costretti ad intervenire.
Poi arriva Skid. Skid il verme. L’unico funzionario regio che non si è dimesso dopo l'usurpazione del trono. La gente lo odia.
Arman lo unge, lo tratta bene, sa che tenerselo buono è sempre un bene. Non tutti sono così lungimiranti.
Antar non ha nemmeno bisogno di avvertimenti, continua a tenere sott'occhio tutti i clienti del locale, io inoltre annacquo un po' le bevande. Non voglio che Arman ci vada di mezzo.
Anche questa passa, non senza qualche botta e qualche rimprovero.
Poi quando il locale è vuoto, Antar ci porta da colui che dovrebbe dirci cosa fare.
Ci dà un nome "Sussurri di Guerra" e ci dà una prima missione.
Il ritrovo è alla vecchia torre di osservazione, da li poi sta a noi e alle indicazioni di Millepiedi, il nome in codice del nostro contatto.
La strada è davanti a noi...vedremo dove i nostri passi ci porteranno...
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