martedì 7 ottobre 2008

Il maglio continua a battere

Vecchia Melennor:
Che si tratti delle vestigia di un impero scomparso non vi è dubbio, ciò che però richiede più attenzione è saper districare la matassa di Fili del "Grande Arazzo" che s’intrecciano qui: la magnifica cicatrice che la terra conserva dello scontro degli "Antichi del Drago" che qui si diedero battaglia; le note di canto che ora non s'odon più, perse nell'eco delle sale dei templi; l'acciottolare dei bambini che si rincorrevano tra le vie...
Padre... Il cuore mi si stringe come se fossi davanti ai resti di una pira funebre di un caro, che all'arrivo del mattino lascia solo segni neri tutto attorno...

I sotterranei di Vecchia Melennor e cripte sottostanti:
Una marcia. Un passo dopo l'altro. Nella terra fra i morti ridestati abbiam marciato, ci siamo anche quasi illusi di aver lasciato un segno in quelle cripte dimenticate dagli dei della luce. Certo qualcosa vi abbiam portato ma che siano graffi ed echi o segni più tangibili sarà solo il tempo a deciderlo. Il prezzo come sempre in questi casi, è stato il sangue e che sia il sangue di un diavolo o di una brava persona, il sangue versato è sempre una "chiave di volta" per gli equilibri mistici del mondo e del "Grande Arazzo".
Mi chiedo se quello versato (nostro e non) non abbia gia mutato una parte del "Grande Disegno"...

Luce:
Tornammo alla luce morente di quella che un tempo è stata un faro della civiltà degli Umani, e per la prima volta in questi anni mi sono chiesto se l'inferno non fosse in parte anche sulla terra. Eccolo intento ad allungare le mani anche su di noi che cos'ì facilmente siamo sedotti dal vile denaro. Certo non tutti noi. Io parlerò solo per me ora, e qui dichiaro che cercherò di estirpare l'avidità dalle mie vene…anche se la vedo dura...
Padre guarda nella tua fucina e aiuta la mia "Forgia" ad ardere in quest’intento...


Un agguato:
A volte ci siamo comportati come prede oggi fummo i cacciatori!
Il carico con "l'oggetto da recuperare" era un carro con relativi occupanti. La trappola tessuta con cura è scattata come una morsa stritolando ogni cosa. Perfino il comandante che si ergeva sul suo cavallo fiero e impavido è perito: Padre t’imploro di giudicarlo con riserbo anche se si trovasse in mancanza ai tuoi occhi perché si è battuto con coraggio.
Diventammo Maglio e Incudine. Poco altro è degno di nota tranne che ho apprezzato la tecnica che ci ha unito tessendo di tanti "Sussurri" un unico possente Canto.
Oggi abbiamo vinto ma per cambiare le cose dovremo vincere molte altre volte...

Cos'ì parlo io: Midir figlio del Clan Volund.

1 commento:

Midir del Clan Volund ha detto...

Un colpo dopo l'altro lascia intravedere una forma...