domenica 4 maggio 2008

Eco

Il cielo si rompe e lascia intravvedere le stelle. Se questo può fare la gioia di chi cammina nella notte, lascia indifferente il mio sguardo, che non solo le nubi, ma le stelle stesse avrebbe attraversato senza che la fatica mi provocasse un singolo battito di ciglia.

Mura secolari sono state valicate da uomini come formiche, ma il dedalo in cui si stanno avventurando non ha nulla di domestico. Melennor.... Dov'è Melennor, ma soprattutto qual è? Ci sono altri casi di città omonime, ma questo è emblematico: si tratta di una rinascita o di una sostituzione. Che strano concetto l'identità. Nuova Melennor, vecchia Melennor. Solo un manipolo di discendenti e un'ormai sparuto numero di stemmi nobiliari assicurano un minimo di continuità tra due storie che, da quando Lord Kipper ha cacciato, quando non ucciso, i Lestatt e i loro fedeli, paiono avere ben poco in comune.

La vedo come se fosse ancora qui, la vedo mentre nasce, questa città immensa, fiera roccaforte tra i monti. Costruita per ripetere una gloria considerata intramontabile, per essere luogo di tutela e di scambio, per onorare gli dei e gli eroi, per garanzia di fratellanza di fronte alle razze. Cosa resta delle guglie dei palazzi, dell'Anfiteatro del Giglio, della Scuola degli Arcani Maggiori? Si diceva che Boccob stesso avesse presenziato alla sua fondazione, confidando a Dridisin della Pioggia Battente che torme intere di maghi avrebbero varcato le sue soglie esagonali per apprenderne il sapere. E' successo davvero ed io potrei confermarlo. Ma a chi potrebbe importare ora? Nessun dio camminerà più tra i giardini di Tardautunno, e la splendida Ambasciata Elfica oggi sarebbe la degna dimora di uno dei signori dell'Abisso.

Una storia di battaglie vinte, di sudore comune, di grandezza non senza prezzo, è prigioniera delle fuliggini eterne che i marmi conservano fuse nel loro attuale aspetto grottesco.

Chissà se quegli otto individui che ora ne osservano il cupo spettacolo sono coscienti dell'eco vagante tra le strade deserte? Chissà se si rendono conto che se dovessi cercare un residuo dell'antico splendore di Melennor, forse è nei loro cuori che finirei per trovarlo?

Continuo ad osservare.

3 commenti:

Lieve Cuorazzurro ha detto...

Wow! Signor Demiurgo, il tuo punto di vista è davvero affascinante e...lasciatelo dire, quando hai scelto i nomi di questo mondo hai fatto proprio un buon lavoro :)

PS: quando Lieve sarà di livello epico viene a dirtelo di persona(a quel punto Eva avrà probabilmente dei nipoti)

Elanor ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Elanor ha detto...

Complimenti al sigore sovrano di questo mondo!! se non te li fossi tagliati l'altro ieri i capelli, direi che un po' d'aria ha fatto bene al tuo ingegno già di per se acuto! In alternativa, potrei dire che spero che l'ingegno non fosse tutto la dentro! scherzo ovviamente :P, complimenti!